Paul Gauguin
Natura morta con cipolle, barbabietola rossa e stampa giapponese. 1889. Olio su tela. 40 x 52 cm. Judy and Michael Steinhardt Collection, New York, USA.
Ti ricordi l’ultima volta che hai davvero guardato una cipolla? Le cipolle sono essenziali per molti piatti che noi amiamo, eppure sono così banali che le acquistiamo in sacchetti, come se non fossero degne di essere considerate come individui. Sembrano anche improbabili candidate come soggetto di un quadro. Tuttavia, sono presenti in primo piano nel dipinto ad olio di Paul Gauguin del 1889 “Natura morta con cipolle, barbabietola rossa e una stampa giapponese“. Accatastate su un tavolo, le cipolle in questo dipinto sembrano splendere nella loro rotondità, il loro colore è messo in risalto da un panno bianco, e si stringono l’una con l’altra accanto ad una brocca di terracotta e a due forme arrotondate che potrebbero essere pomodori verdi.
Si tratta di oggetti ordinari, ma la mano dell’artista li fa elevare ad un nuovo livello di importanza. Quando guardiamo il quadro, il fatto che Gauguin le abbia dipinte, ci porta a riconsiderare la nostra idea su ciò che una cipolla effettivamente è. Questa è la magia dei dipinti che hanno per soggetto una natura morta, cioè solo oggetti inanimati. Già presente anticamente, se pensiamo alla raffigurazione dei beni del defunto nelle tombe egizie, i dipinti raffiguranti nature morte hanno raggiunto la massima popolarità nel XVI e XVII secolo, soprattutto nelle opere di pittori olandesi e fiamminghi. Un tipo specifico di natura morta, chiamato vanitas, ha cercato di ricordare a chi guarda la sua mortalità includendo oggetti simbolici, come un teschio o una candela spenta. Un altro scopo di questo genere di pittura è quello di mostrare l’abilità dell’artista nel ritrarre le strutture, le forme e i colori degli oggetti. Forse la magia della natura morta è quella di creare un cambiamento delle nostre percezioni, ciò di cui Georgia O’Keeffe parlava quando ha detto: “Quando prendi un fiore in mano e lo guardi davvero, è il tuo mondo per un momento. Se seguiamo questa idea ed esaminiamo attentamente una cipolla, possiamo apprezzare la sua solidità e la sua consistenza; ferma come una palla da baseball, la sua forma arrotondata si avvolge nella nostra mano. Tagliando in una cipolla, vediamo le sue contraddizioni. All’esterno, presenta un involucro che sembra avere la consistenza della carta e che produce un rumore secco quando l’afferriamo, e una punta affusolata dove una volta cresceva uno stelo. All’interno, è bianca, pungente e umido. Una volta affettata, la cipolla rivela incantevoli anelli concentrici. Dopo aver esplorato intimamente la cipolla, ora abbiamo un apprezzamento che ci mancava prima. E il pittore che crea una natura morta della cipolla dimostra che questo oggetto merita, e ricompenserà, un nostro sguardo più attento e focalizzato.
“Paired with Poetry – Gauguin’s “Onions” by Laura Armstrong. Minnesota Marine Art Museum, Winona, Minnesota,USA. April 22,2020