BORETTANA PERCHE’…

Il legame tra cipolla e territorio di Boretto ha origini antiche. Il primo documento risale al 1426 ed è riportato nell’Archivio Spinelli, di cui riportiamo qui l’originale e la trascrizione in caratteri a noi più familiari. Giuseppe Spinelli fu uno storico addetto alla biblioteca estense e vissuto tra la metà del 1800 e l’inizio del 1900. Trascrisse un documento risalente al 1400 in cui si parla per la prima volta della coltivazione di cipolle nel territorio di Boretto. Correva l’anno 1426. La Repubblica di Venezia aveva dichiarato guerra al ducato di Milano, allora governato da Filippo Maria Visconti. Erasmo Trivulzio, luogotenente ducale a Parma, e Angelo della Pergola, i migliori condottieri al servizio di Filippo Maria Visconti, ebbero l’ordine di conquistare Brescello, a quel tempo sotto il dominio di Venezia. Con un esercito di 10 mila uomini si accamparono sotto Brescello, portando con sé molti carri carichi di vettovaglie e munizioni. Era d’uso per gli eserciti non solo invadere il territorio ma anche saccheggiarlo e depredarlo delle sue risorse. Ma come preda trovarono solo cipolle e zafferano… un bottino povero che spinse l’esercito ad abbandonare l’accampamento e a spostarsi verso Trecasali. Si tratta di un documento prezioso. Ci testimonia che la coltivazione delle cipolle era diffusa già secoli fa e che le cipolle rappresentavano un rinomato prodotto di Boretto.